Durante il mio giro in Baviera sapevo che purtroppo non avrei avuto molto tempo da dedicare a Monaco e quindi ho pianificato nel dettaglio l’itinerario da seguire. Ecco qui i miei consigli se avete solo un giorno a disposizione.
Andiamo con ordine: arrivando in auto abbiamo parcheggiato a poche centinaia di metri dal centro storico e ci siamo spostati rigorosamente a piedi.
Il punto di partenza ideale per la scoperta di Monaco è senza dubbio Karlsplatz (i monacesi la chiamano Stachus), con i suoi palazzi a semicerchio, brulicante di vita tra negozi, bar e l’immancabile McDonald’s. Da qui, attraverso Karlstor (una delle tre porte antiche che delimitano il centro storico) proseguiamo lungo Neuhauserstrasse, tra vetrine, locali e alcuni artisti di strada davvero sensazionali. Il tizio che spunta dal vaso di fiori mi ha fatto morire dalle risate!
Dopo poche decine di metri, sul lato sinistro della strada si vede svettare il simbolo della città, Frauenkirche, la Cattedrale di Nostra Signora, con i suoi due campanili gemelli dalle caratteristiche cupole azzurre, che tanto amo quando mi trovo oltralpe. Secondo la leggenda (fonte: tuttobaviera.it), l’architetto scommise con il diavolo che la chiesa sarebbe stata costruita senza finestre. Quando il diavolo si recò a vedere la chiesa effettivamente non vide alcuna finestra, ma solo perché dal punto in cui si trovava le vetrate risultavano coperte dalle colonne; dalla gioia batté il piede per terra, lasciando la sua impronta. Quando poi fece un altro passo si accorse dell’inganno e adirato si trasformò in una tempesta di vento, tanto che ancora oggi si narra che ci sia sempre un alito di vento nei pressi della chiesa.
Ma torniamo a noi, continuiamo lungo la via, che cambia nome in KaufingerStrasse, fino a Marienplatz, il vero centro di Monaco.
I due elementi principali della piazza, che vediamo sulla sinistra, sono il Municipo Nuovo, il Neue Rathaus, dal caratteristico stile gotico e la torre del Glockenspiel, il carillon piu’ grande di tutta la Germania. Più volte al giorno il carillon incanta i turisti che, con il naso all’insù, aspettano lo scoccare dell’ora ics per assistere alla sfilata dei personaggi. E ovviamente anch’io me ne sono stata lì ad ammirare lo spettacolo!
Sempre restando in Marienplatz, guardando di fronte a noi vediamo anche il Municipio Vecchio, l’Altes Rathaus e proseguendo alle sue spalle arrivamo al punto perfetto per una sosta: la birreria per eccellenza, la famosa Hofbräuhaus.
Ritorniamo poi sui nostri passi fino a Marienplatz e svoltiamo in Dinerstrasse, continuiamo in Residenzstrasse e arriviamo alla Residenz, uno dei palazzi reali più grandi d’Europa. Se avete un paio d’ore vi consiglio di comprare il biglietto per la visita completa; io purtroppo per mancanza di tempo non ce l’ho fatta (e questa è un’ottima scusa per tornare a Monaco!) e mi sono limitata ad una chicca, secondo me non pubblicizzata come merita, che non avrei perso per niente al mondo: il Cuvielliés Theater, il teatro di corte, un gioiello in stile rococò tra drappeggi, putti, balconate, luci, rosso e oro, sembra di stare in una fiaba.
Uscendo dal teatro ci spostiamo verso l’Hofgarten, l’elegante giardino reale e ci concediamo un po’ di tempo per passeggiare tra le fontanelle e il piccolo tempio di Diana.
Da qui è semplicissimo entrare direttamente all’Englischer Garten, uno dei più grandi parchi cittadini del mondo, pensate che è più esteso addirittura di Central Park, e con questo ho detto tutto! Calcolate almeno un paio d’ore di passeggiata, se volete farvi un’idea della bellezza di questo posto, tra ruscelli, un lago e anche una cascata dove i più temerari si cimentano addirittura nel surf. E’ possibile fare jogging, andare in bicicletta o a cavallo negli appositi percorsi o semplicemente stendersi sull’erba a fissare il cielo. Arriviamo fino alla Chinesischer Turm, la pagoda cinese che é uno dei più famosi biergarten di Monaco, perfetta dopo i chilometri che abbiamo appena fatto.
Da qui per ritornare in Karlsplatz noi abbiamo preso uno dei risciò Pedalhelden, un modo curioso per vedere la città. I primi minuti non vi nego che ero abbastanza preoccupata, vista la velocità a cui sfrecciava il ragazzo che ci ha portati, ma poi di fronte ai suoi calcoli millimetrici per evitare di essere steso dalle macchine e di farci cadere mi sono tranquillizzata e mi sono goduta questa gita alternativa!
Se anche voi volete organizzare una breve gita a Monaco e volete qualche consiglio, scrivetemi, io sto già pensando a quando tornare per vedere quello che mi manca!
Tu non sai da quanto tempo vorrei andare a Monaco … ci continuo a passare e oramai conosco molto bene l’Hauptbahnhof e non la città. La mia tappa sarà sicuramente alla Pinacoteca alla scoperta di Duerer!
Io vorrei tornare per visitare per bene tutta la Residenz, speriamo allora di farcela entrambe! 😉