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Prima volta a Parigi: 10 cose da fare e da vedere assolutamente nella città dell’amore

Scritto da Silvia

Prima volta a Parigi: dieci suggerimenti per scoprire la capitale francese.

Come in un film d’amore, Parigi è stata la nostra prima capitale estera. Cosa c’è di più romantico di una passeggiata lungo la Senna o di un bacio sulla Tour Eiffel? Se penso a Parigi sento il profumo di croissant e di pain au chocolat la mattina presto, rivedo la dolce malinconia del Quartiere Latino e rivivo una cena a lume di candela in una piccola brasserie. Parigi è una delle città che vanno assolutamente viste almeno una volta nella vita, perché ci sono sensazioni che solo la Ville Lumière può regalare. Ricordate quando ve ne ho parlato?

Oggi vi propongo un articolo decisamente più pratico, la mia personalissima guida delle dieci cose da fare e da vedere se si tratta della vostra prima volta a Parigi.

 

Cosa vedere e cosa fare la prima volta a Parigi

 

1. Passeggiare lungo gli Champs-Elysées, dall’Arc de Triomphe a Place de la Concorde

Sono stata a Parigi due volte finora e, in entrambe, la prima cosa che ho fatto è stata quella di prendere la metro per arrivare all’Arc de Triomphe. Non so dirvene il motivo, semplicemente mi piace partire da qui. Con i suoi cinquanta metri di altezza è il secondo arco di trionfo più grande al mondo ed è decisamente maestoso. Bassorilievi, sculture, figure allegoriche, è un esempio perfetto della grandeur del periodo napoleonico. E la cosa più importante è che da qui inizia il viale più bello di Parigi, l’Avenue des Champs-Elysées. Quasi due chilometri di eleganza, tra boutiques di lusso, ristoranti e cafés, fino a Place de la Concorde. Una delle mie passeggiate preferite in assoluto.

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2. Pont Alexandre III e Les Invalides

Pont Alexandre III, in stile art nouveau, è uno dei ponti più belli ed eleganti di Parigi. Un’unica arcata sopra la Senna, costruita all’inizio del diciannovesimo secolo, ricchissima di decorazioni per tutta la sua lunghezza, da candelabri in bronzo a sculture di cherubini, ninfe e cavalli alati. Percorrete il ponte con passi lenti, osservate la Senna scorrere sotto ai vostri occhi e arrivate fino a Les Invalides. In questo imponente complesso architettonico si trovano l’Hôtel des Invalides, costruito nel diciasettesimo secolo da Luigi XIV per ospitare i soldati invalidi (da cui il nome) e i veterani dall’esercito, la tomba di Napoleone, il Musée de l’Armée, che raccoglie la più grande collezione d’armi del mondo, e il Musée Rodin, che custodisce alcune tra le opere più famose dello scultore. Una visita che vi consiglio.

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3. Da Place Vendôme all’Opéra ai grandi magazzini Galeries Lafayette

Place Vendôme è chic, circondata da palazzi eleganti, da banche e gioiellerie. Al centro svetta una colonna che fu costruita per volere di Napoleone fondendo il bronzo di più di mille cannoni austriaci e russi. Da qui, con pochi passi, spostatevi all’Opéra Garnier, la sede dell’Opera parigina, in perfetto stile art decò. La facciata e la cupola in rame sono talmente suggestive che anche dall’esterno vi sembrerà di sentire l’orchestra accompagnare un balletto. Ancora qualche altro passo e arriverete in Boulevard Haussmann, dove potrete dedicare un paio d’ore allo shopping ai grandi magazzini Galeries Lafayette, i più celebri della città e, udite udite, il luogo di Parigi più visitato dopo il Louvre!

 

4. Ammirare le tele impressioniste al Musée d’Orsay

Se è la vostra prima volta a Parigi dovete assolutamente dedicare mezza giornata al Musée d’Orsay. Si tratta di un’ex stazione ferroviaria che nel 1986 è stata rinnovata e riconvertita a museo e che ora ospita collezioni a dir poco favolose di maestri dell’impressionismo e non solo. Da Monet con “Le ninfee blu” a Renoir, da Cézanne a Manet, una delle raccolte d’arte più interessanti che mi sia capitato di vedere in giro per il mondo.

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5. Le vetrate della Sainte Chapelle e la storia di Notre-Dame

Spesso trascurata a favore di altre attrazioni, la Sainte Chapelle non può mancare al vostro itinerario. Questa cappella gotica è talmente bella che nel Medioevo è stata soprannominata “la porta del Paradiso” e ora è Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Racchiude quindici coloratissime vetrate che rappresentano più di mille scene bibliche, in un continuo gioco di luci che vi lascerà a bocca aperta.

La cattedrale di Notre-Dame, invece, non ha bisogno di presentazioni, si staglia fiera nel cuore di Parigi da secoli e conserva un’atmosfera unica, sospesa tra misticismo e grandezza. La sua costruzione è iniziata nel dodicesimo secolo, ai tempi del vescovo di Parigi Maurice de Sully, per terminare nel 1250. Camminate tra le navate, ammirate le vetrate e le sculture e poi uscite e soffermatevi ad osservare i dettagli delle facciate esterne, i portali, i rosoni, le statue delle chimere sul tetto e gli archi rampanti.

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6. Perdersi tra le vie del Quartiere Latino

Dopo aver visitato Notre-Dame, attraversate Pont au Double e perdetevi letteralmente tra le vie del Quartiere Latino. Qui si respira la Parigi bohèmienne, quella che mi piace immaginare con una maglia a righe rosse e grandi occhiali da sole. Qui potete girare tra boutiques, librerie, teatri e locali, in uno dei quartieri più vivaci e più alla moda della capitale.

 

7. Salire sulla Tour Eiffel

Non potevo non inserirla in lista! Come quasi sicuramente saprete, la Tour Eiffel è nata come installazione temporanea per l’Eposizione Universale del 1889, per poi diventare il simbolo indiscusso di Parigi. E pensate che, fino alla costruzione dell’Empire State Building nel 1931, è stata la struttura più alta del mondo. Ovviamente c’è sempre una fila lunghissima per salire, ma non scoraggiatevi, arrivate di buon mattino o poco prima della chiusura ed eventualmente, per saltare un po’ di coda, salite al primo livello a piedi, per poi proseguire con l’ascensore. Il vostro obiettivo è la terrazza panoramica del terzo livello, per una vista a trecentosessanta gradi sulla città.

 

8. Le colonne di Buren e la terrazza del Musée du Louvre

Negli anni Ottanta venne commissionata all’artista Daniel Buren la realizzazione di un’opera che abbellisse il cortile del Palais Royal. Il risultato è “Les Deux Plateaux”: 260 colonne ottagonali, striate di banco e nero e di diversa altezza, che creano un bellissimo contrasto con le colonne classiche del palazzo reale.

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A poche centinaia di metri si trova l’ingresso del Musée du Louvre, altra tappa imperdibile se si tratta della vostra prima volta a Parigi. In origine doveva fungere da fortezza difensiva per proteggere la città dai Vichinghi, ma fu poi trasformato in palazzo rinascimentale fino a diventare uno dei musei più famosi al mondo. Per visitarlo tutto non vi basterà una giornata (ve lo dico per esperienza), quindi decidete in anticipo a quali sale volete dedicare la vostra attenzione e il vostro tempo. Vi dò anche un altro piccolo consiglio: per rilassarvi durante la visita sedetevi a bere qualcosa nella terrazza del Café Richelieu. Non si tratta di una location economica ma avrete una vista sul cortile interno del Louvre e sulla piramide di vetro très très chic.

 

9. Salire a Montmartre

Cercate di dedicare un po’ di tempo alla collina di Montmartre, il cuore trasgressivo e artistico di Parigi. Dal quartiere a luci rosse di Pigalle alla musica del Moulin Rouge, il cabaret dove è nato il can-can, dagli oltre duecento scalini che portano alla bianca Basilica del Sacré-Cœur fino alla vivacissima Place du Tertre. Negli ultimi decenni le vie di Montmartre hanno purtroppo perso parte del loro fascino per adeguarsi al flusso turistico, ma in alcuni angoli si riesce ancora a ritrovare l’anima colorata di un tempo, quando questo era il punto di ritrovo di pittori, musicisti e poeti e la culla della Belle Époque. Passeggiate senza una meta precisa, curiosando nei negozi e negli atelier, sorridete davanti alle buffe caricature e fermatevi in uno dei tanti bistrot.

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10. Cenare in una brasserie

La cucina francese non è sicuramente tra le mie preferite, ma l’atmosfera di una tipica brasserie parigina va provata almeno una volta. Luci soffuse, un ambiente elegante ma non troppo, un tavolino rotondo in legno scuro, vicino alla finestra, da cui vedere le luci calde della città. Un calice di vino per iniziare e un gateau al cioccolato per chiudere. Una delle serate più belle a Parigi l’ho passata così, in una romantica brasserie vicino a Place de la Bastille, pensando, tra una portata e l’altra, di essere nella città più romantica del mondo.

 

10 Commenti

  • Non son salita sulla Tour Eiffel ma ne son rimasta affascinata tanto da tornare ad ammirarla ogni sera durante la mia permanenza in città. Certo che tornare a Parigi per salire sulla tour mi sembra una buona scusa per tornare nella capitale francese, no? 🙂

    • Mi sembra un’ottima idea! La sera la Tour Eiffel è particolarmente magnetica, una volta mi sono incantata ad ammirarla dalla terrazza del Trocadero, pura megia! Io sto facendo un serio pensierino su un ritorno a Parigi 🙂

  • Bellissimo il tuo articolo e le tue foto. Sono romantiche come te, come quando descrivi il profumo di croissant. Del resto, è difficile non essere romantici quando si parla di Parigi. Spero di tornarci presto, anche alla faccia degli attacchi che hanno messo sotto scacco la città

    • Grazie mille Roby, sempre gentilissima! <3 Anch'io spero di tornarci quanto prima, negli scorsi anni mi sono fatta frenare dai tristi fatti di cronaca ma mi manca l'atmosfera parigina.. per me Parigi resta una delle città più romantiche del mondo.

  • Ma che fascino incantato! Sai Silvia, a lungo mi sono chiesta per quale motivo, Parigi fosse considerata una delle città più romantiche del mondo. Perché tutti la esaltassero tanto. Poi ci sono andata. E lì ho compreso.
    La prima volta, Parigi l’ho vista da lontano. Ero su un bus, avevo la febbre ed avevo trascorso una giornata mettendocela tutta per visitare i castelli della Loira, imbottita di Tachipirina. Alla fine di quel viaggio lei era là. Una distesa di luci scintillanti.
    Nonostante il febbrone, ho deciso di salire su un bateux mouche, perché Parigi dovevo vederla dalla Senna. Questo è il primo ricordo di Parigi. Ma da anni devo tornare, perché voglio vederla meglio, in modo più approfondito. E dei tuoi dieci punti, voglio spuntare tutte le voci che mi mancano!
    Baci,
    Claudia B.

    • Che bello il tuo ricordo del giro in battello Claudia! La Senna è l’anima di Parigi, ha un fascino indiscutibile.. passeggiare seguendone il corso o viverla da un bateau-mouche sono i modi migliori per capire la città. Secondo me Parigi ha tantissimo da offrire, io ci sono stata due volte e sento di aver bisogno di tornare ancora, per provare a viverla da “local”, per passeggiare senza meta e innamorarmene di nuovo.
      Un bacione

    • Io sono stata solo due volte a Parigi ma è sempre stata una città in cui mi sarebbe piaciuto trascorrere qualche mese. Ha un fascino che non stanca mai!

  • Anch’io sono stata due volte a Parigi, ed entrambe senza la dolce metà, che sto cercando di convincere con la “scusa” (che poi tanto scusa non è) delle pasticcerie spaziali che ci sono.
    Senza contare che sento la necessità di perdermi di nuovo nel Museo d’Orsay, uno dei luoghi che preferisco sulla faccia della terra <3
    E se dovessi salire in cima alla tour Eiffel di nuovo, lo farei in ascensore stavolta… con la scuola avemmo la malaugurata idea di prendere le scale per risparmiare tempo e soldi. Bè, da allora soffro di vertigini, maledetta!! Un bacione Silvia!!

  • Ma quanto è bello il Museo d’Orsay? Io lo amo!! Ricordo che non sarei più voluta uscirne, avrei continuato a vagare tra i quadri impressionisti all’infinito. <3
    Io sono stata a Parigi da sola la prima volta e quando ho conosciuto mio marito ho deciso che avremmo dovuto tornarci insieme, perché per me è super romantica. Direi che la "finta scusa" delle pasticcerie è ottima, a volte dobbiamo prendere per la gola questi uomini! Faccio il tifo per te Celeste!
    Un bacione!

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