Londra è una delle mie città del cuore, ormai lo sapete. Qui mi sento a casa, ogni volta è come se non me ne fossi mai andata, ogni volta cerco sempre di scoprire un angolo poco conosciuto, di spingermi un po’ fuori dai classici confini. E oggi vi parlo proprio di una delle gite più belle che ho fatto, pochi chilometri a sud-est dal centro di Londra, nel delizioso sobborgo di Greenwich, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
Il modo più semplice per arrivare a Greenwich da Londra è il treno della Docklands Light Railway (DLR); prendetelo dalla stazione della metropolitana Bank e scendete alla fermata Greenwich, il tragitto dura poco meno di mezz’ora. Muovetevi poi a piedi, il quartiere non è molto esteso e camminare tra le sue vie vi consentirà di apprezzarlo come merita e di assaporarne l’anima pittoresca e fuori dal tempo.
Come prima cosa passeggiate tra i prati curatissimi della zona che ospita il National Maritime Museum, il museo nautico più grande del mondo, la Queen’s House e l’Old Royal Naval College. Vi sembrerà di essere in uno di quei grandissimi campus universitari dei film, almeno questa è stata la mia sensazione!
Attraversate poi Greenwich Park, tutt’oggi parco della corona, e risalite la collina fino al Royal Observatory. All’interno troverete orologi di precisione, strumenti di misura e uno dei più grandi telescopi del mondo, “The Great Equatorial Telescope”.
Tutti i giorni alle 13 viene fatta cadere una sfera dalla cima del Royal Observatory per scandire il Greenwich Mean Time (GMT), riferimento per il calcolo dell’ora di tutto il mondo. Nel cortile esterno, il Meridian Courtyard, si trova infatti il primo meridiano (siamo venuti qui anche per questo, giusto?), quello di longitudine zero, noto proprio come “meridiano di Greenwich”, ed è possibile mettervisi a cavallo, tenendo un piede nell’emisfero orientale e uno in quello occidentale!
È anche possibile comprare un certificato che attesti la vostra presenza e che farà bella mostra una volta tornati a casa; tipicamente evito le trappole acchiappa-turisti come questa, ma l’idea mi sembrava carina e il certificato ora è all’interno del mio album su Londra.
Prendetevi poi un po’ di tempo per ammirare Londra dalla cima della collina, il panorama è meraviglioso! Io sarei rimasta ore quassù, a perdermi nell’azzurro del cielo, a pensare alla frenesia della vita che scorre ai lati del Tamigi, a questa città che mi ha rubato il cuore sin dalla prima volta in cui le ho posato gli occhi addosso.
Quando sarete sazi di quest’immagine, scendete dalla collina riattraversando il parco e passeggiate senza fretta tra gli eleganti edifici vittoriani, fino ad arrivare a curiosare nella zona del Greenwich Market, un carinissimo mercatino di antichità, opere d’arte, prodotti tipici e molto altro.
Arrivati a questo punto sono sicura che sarete d’accordo con me sul fatto che Greenwich è uno dei quartieri più caratteristici dei dintorni di Londra, è delicato ma vivace, a tratti romantico e malinconico, a tratti colorato e pieno di gioia; ha un’atmosfera semplice e graziosa, che ricorda i paesini di un tempo, la cura dei dettagli, l’amore per le piccole cose, la voglia di stare bene insieme e di farti sentire a casa.
Per concludere questa gita, vi consiglio infine una visita al Cutty Sark, lo storico veliero per il trasporto del tè famoso per aver realizzato il record di velocità durante la traversata Londra-Sidney. Purtroppo quando ci siamo andati noi (nel 2011) non era possibile visitarlo, è stato riaperto al pubblico solo l’anno dopo, quindi se ci andate fatemi sapere com’è!
Ps: so che magari questa notizia vi sconvolgerà, ma la vera pronuncia di Greenwich non è “Grìnuic”, bensì “Grènich” 🙂
Delizioso questo post su Greenwich. Che emozione sedersi sul meridiano zero e stare con piedi in entrambi gli emisferi!
Grazie mille Elisa! Sì, effettivamente è stata un’emozione, per ciò che rappresenta 🙂