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Visitare New York in 5 giorni: itinerario per scoprire la Grande Mela

Scritto da Silvia

Cosa vedere a New York in cinque giorni. Ecco un itinerario che vi permetterà di visitare New York in cinque giorni, scoprendo le attrazioni più belle di Manhattan e sconfinando a Brooklyn e nel Bronx.

New York è la metropoli per eccellezza, la città che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita. Quindi “cosa vedere a New York” è il quesito che tutti si pongono prima o poi. Con questo articolo provo a darvi alcune risposte, descrivendovi l’itinerario che abbiamo seguito noi qualche anno fa durante i nostri cinque indimenticabili giorni nella Grande Mela. Ci siamo concentrati principalmente su Manhattan, riuscendo però a sconfinare anche a Brooklyn e nel Bronx.

 

New York in 5 giorni: cosa vedere

GIORNO 1: da Grand Central Terminal a Times Square

Dedicate buona parte della giornata ad alcuni dei luoghi iconici di Manhattan. Le distanze di questo percorso sono minime, quindi vi consiglio di spostarvi a piedi, perché non c’è nulla di meglio che passeggiare per entrare in sintonia con New York. Le vie interminabili, i grattacieli altissimi, il traffico incessante, una miriade di taxi gialli, vi sembrerà tutto assurdo e familiare allo stesso tempo.

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Ecco cosa vedere.

  • Grand Central Terminal: la stazione ferroviaria più grande del mondo, bella da fuori e ancor più all’interno, in particolare per l’immenso atrio centrale.

  • New York Public Library: la biblioteca pubblica della città, salite la scalinata con i famosi leoni di marmo ai lati e visitate le splendide sale di lettura ai piani superiori.

  • Bryant Park: il parco cittadino per eccellenza, proprio alle spalle della Public Library, una piccola oasi verde nel cuore di Midtown Manhattan.

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  • Rockfeller Center: il gigantesco complesso architettonico della Fifth Avenue. Curiosate tra i negozi e salite sulla terrazza panoramica del Top of the Rock, da cui potrete avere una delle migliori viste di Manhattan dall’alto.

  • MoMa: uno dei musei di arte moderna più famosi al mondo, in cui sono esposte sia opere che definirei “improbabili” sia capolavori assoluti come “La notte stellata” di Van Gogh.

  • St Patrick Cathedral: la cattedrale gotica più famosa della città, completamente circondata da grattacieli.

A questo punto sarete quasi alla fine del primo giorno a New York, quindi vi meritate un po’ di shopping da Macy’s, il grande magazzino di ben dieci piani in cui trovare praticamente ogni cosa, anche ciò di cui non sapevate di avere bisogno. Da Macy’s, con altri pochi passi, arriverete infine al Madison Square Garden, la mecca del basket americano.

E dove concludere il primo giorno a New York se non a Times Square? Lasciatevi trascinare dalla folla e dall’euforia, tra le luci e la musica vi sentirete i protagonisti di un film.

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GIORNO 2: da Lower Manhattan al Bronx

La seconda giornata che vi propongo è decisamente intensa. Concentratevi su Lower Manhattan, per scoprire innanzi tutto il quartiere amministrativo e quello finanziario.

cosa vedere a new york in 5 giorni - itinerario del secondo giorno

Ecco cosa vedere.

  • Civic Center: il cuore amministrativo di Manhattan, dove si trovano gli edifici che siamo abituati a vedere nella serie tv di “Law and Order”, dal tribunale alla corte suprema.

  • Brooklyn Bridge: il famoso ponte sospeso che collega Manhattan a Brooklyn. Percorretelo e, se ne avete voglia, sconfinate nel quartiere di Brooklyn per una passeggiata.

  • City Hall Park: il delizioso parco cittadino che ospita anche il palazzo del municipio.

  • St Paul’s Chapel: la piccola chiesa che dopo l’11 Settembre è diventata un punto di raccolta di cimeli, lettere e testimonianze, una visita che vi emozionerà.

  • Wall Street: il celebre distretto finanziario della città, dove si concentrano i più importanti edifici della vita economica, dalla Federal Reserve Bank alla Federal Hall al New York Stock Exchange, il mercato azionario più importante del mondo.

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Dirigetevi ora verso Battery Park, incontrando nell’ordine la Trinity Church e il Charging Bull, il famoso toro di bronzo dalle palle porta-fortuna. All’estremità di Battery Park si trova il South Ferry Terminal, da cui parte lo Staten Island Ferry, il traghetto gratuito che arriva a Staten Island e ritorno e che durante la traversata vi permetterà di vedere anche Ellis Island e Liberty Island. Volete non salutare la Statua della Libertà?

Prendete poi la metropolitana per recarvi al 9/11 Memorial, dove potrete vedere le due enormi vasche che sono state costruite sulle rovine delle Torri Gemelle e la Freedom Tower. Questa visita vi spezzerà il cuore, ma trovo sia doveroso vedere con i propri occhi fino a dove può spingersi la follia umana.

In serata sarà il momento di sentirvi dei veri locals, andando ad assistere ad una partita di baseball allo Yankee Stadium. Spostatevi quindi nel Bronx per quella che per noi è stata una delle esperienze più belle dell’intero viaggio. Devo ammettere che siamo stati molto fortunati perché durante il nostro soggiorno si giocava il derby Yankees vs Mets, ma il vero motivo per cui vi consiglio di andare allo stadio non è per la partita in sè, bensì per l’atmosfera che si respira.

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GIORNO 3: New York dall’alto e relax a Central Park

L’imperativo del terzo giorno è alzarsi prestissimo. Perché? Per evitare le file chilometriche che si formano sempre davanti all’Empire State Building, altro punto privilegiato (dopo il Top of the Rock) per ammirare New York dall’alto.

Passate poi la restante parte della mattinata a fare una passeggiata very cool lungo Fifth Avenue. Qui troverete le marche più prestigiose e negozi che accontenteranno tutti, da Victoria Secret’s a Tiffany al cubo di vetro della Apple. Insomma, un vero paradiso per gli amanti dello shopping, anche se non tutte le vetrine sono alla portata di noi comuni mortali.

Il pomeriggio è completamente dedicato a Central Park, il polmone verde di New York. È immenso, molto più di quanto si possa immaginare da casa, ma in mezza giornata riuscirete ad esplorarne una buona parte. Dal verdissimo prato di Sheep Meadows alla glamour Bethesda Terrace, da cui potrete vedere uno dei laghi del parco o fermarvi a bere qualcosa nei tavolini all’aperto del “The Loeb Boathouse”. Passeggiate romanticamente vicino al Bow Bridge e ammirate il mosaico di “Imagine” nel giardino dedicato a John Lennon. Scegliete poi se fare un pic-nic, jogging o semplicemente sdraiarvi sull’erba con un libro tra le mani.

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In serata tornate a Times Square, per assistere ad uno dei moltissimi musical che vengono proposti nei teatri di Broadway. Noi abbiamo scelto “The Lion King” al Minskoff Theatre e ve lo stra-consiglio, un paio d’ore di vera magia. Dopo lo spettacolo, se volete continuare a restare bambini, entrate al negozio M&M’s, alla faccia della linea!

 

GIORNO 4: dal palazzo dell’ONU a Morningside Heights

Dedicate la mattinata del quarto giorno al Palazzo delle Nazioni Unite, la sede principale dell’ONU nel mondo. Prendete parte alla visita guidata che, oltre a darvi moltissime informazioni sulla storia dell’ONU e sui suoi organi principali, vi permetterà anche di visitare la Hall dell’Assemblea Generale, dove si riuniscono i rappresentanti dei 182 Paesi membri.

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Per pranzo spostatevi poi verso Lower Manhattan, per passeggiare nei quartieri “stranieri”.

  • Little Italy: è rimasto davvero poco del quartiere italiano di un tempo, oggi praticamente ridotto alla sola Mulberry Street, una strada zeppa di ristoranti che propongono cibo pseudo-italiano (gli spaghetti con le polpette su tutto, giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando..)

  • Chinatown: il quartiere cinese negli anni ha fagocitato buona parte di Little Italy e oggi conta più di 200.000 residenti.

Nel pomeriggio esplorate Morningside Heights, forse il quartiere di Manhattan che più mi ha stupita, al confine con Harlem.

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Fate una passeggiata al Morningside Park e perdetevi tra le vie residenziali dai caratteristici edifici con i mattoni rossi e le scale antincendio a vista.

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Curiosate poi nel campus della Columbia University, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti e la più antica di New York. L’edificio più bello è sicuramente quello della Low Library, la biblioteca, ornato da eleganti colonne ioniche e sovrastato da una cupola.

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Visitate infine la Cattedrale di St John the Divine, sede ufficiale del vescovo di New York e una delle chiesi più grandi del mondo. Anche se incompiuta, è bellissima. Osservate la maestosa facciata gotica, le torri alte ben 70 metri e la porta bronzea d’ingresso nota anche come “Portale del Paradiso”.

Se in serata volete tornare nuovamente a Times Square, vi consiglio di visitare il museo delle cere di Madame Tussauds, che spesso è aperto fino alle 22.

 

GIORNO 5: dall’Upper East Side al Greenwich Village

Siamo arrivati alla quinta e ultima giornata a New York, che inizia con una passeggiata nell’elegante Upper East Side. Questa è la zona più lussuosa di Manhattan, tra edifici residenziali, musei di fama internazionale e locali che rappresentano al meglio la cool life newyorkese.

Vi consiglio di prendervi del tempo per visitare due di questi musei.

  • Guggenheim Museum: il museo di arte moderna e contemporanea, dove potete ammirare le tele dei più grandi artisti, da Picasso a Kandinskj. Anche l’edificio in cui è ospitato è un’opera d’arte, una costruzione che all’esterno assomiglia ad un’enorme conchiglia bianca e all’interno ad una spirale capovolta, merito del geniale architetto americano Llyod Wright.

  • Metropolitan Museum of Art: più di due milioni di opere d’arte, una delle collezioni più grandi del mondo. Per visitare tutte le sezioni del Met non sarebbero sufficienti due giorni, quindi è fondamentale che decidiate in anticipo su cosa volete concentrarvi.

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Dopo questa full-immersion culturale spostatevi nel Flatiron District, dominato dal curioso e triangolare Flatiron Building.

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Passeggiate da qui a Washington Square Park e concludete la serata in uno dei tantissimi locali del vivacissimo Greenwich Village.

Si chiude così questo itinerario per scoprire New York in 5 giorni. Come potete immaginare ci sono moltissime altre cose interessanti da vedere, dal Gantry Plaza State Park nel Queens alla spiaggia di Coney Island, dal Lincoln Center al Museo di Storia Naturale, dalla High Line alle gallerie d’arte di TriBeCa. E potrei continuare all’infinito. Non ha senso e non è realistico pensare quindi di poter vedere tutto la prima volta, a meno che ovviamente non abbiate intenzione di fermarvi un mese. La sola cosa importante è lasciarsi catturare dalla città e respirarla a pieni polmoni. Quando tornerete a casa, non ricorderete quanti musei avrete visitato o quante miglia avrete percorso nell’affannoso tentativo di non perdervi nulla. Ricorderete invece per sempre il sapore di un hot-dog allo stadio e i colori di un pomeriggio a Central Park, il vento tra i capelli sul Brooklyn Bridge e il rumore del traffico sulla 42-esima Strada. Ricorderete insomma quanto vi siete sentiti vivi.

 

 

Aggiornamento a giugno 2020 – Se non vi siete ancora stancati di leggere, vi consiglio di dare un’occhiata a questa pagina, in cui trovate tutti gli articoli che ho scritto su New York, compresi quelli legati al nostro secondo viaggio nella Grande Mela e in cui troverete anche tante altre idee, dalle librerie più belle ad una gita a Roosevelt Island, dalla Highline al One World Observatory e molto altro.

 

 

6 Commenti

  • Silvia… perché? Perché non ho due mesi per fermarmi in America, e dedicarmi così con calma al New England e a New York? Tu sicuramente ti starai chiedendo che razza di domanda sia questa, ma io soffro molto per il fatto di dover concentrare tutto in 18\19 giorni, perché temo che farò un grande casino 🙁
    Dopo aver letto i tuoi post sulla California, ho iniziato ad alleggerire l’itinerario, lo ammetto. Resta sempre bello colmo, ma ho capito che non potevo correre come una pazza, perdendomi il piacere di assaporare i momenti. Aspetto da una vita di andare nel Maine, vorrei godermelo…
    E su New York, devo assolutamente fare la stessa cosa. Avremo otto giorni e devo capire come organizzarli al meglio. Tu in questo sei stata geniale, perché mi hai dato dritte sulla suddivisione delle giornate di visita. Quindi grazie!
    Posso chiederti due cose? Prima: come mai la scelta di salire sul Top of the Rock al mattino, non al tramonto, come fanno in tanti? Seconda: card di sette giorni per la metro: la consigli?
    Un abbraccio,
    Claudia B.

    • Come ti capisco, io in ogni viaggio vorrei sempre avere un tempo infinito a disposizione, per poter vedere tutto e senza fretta! Trovare dei momenti per assaporare in pieno ciò che stiamo visitando è fondamentale, quindi approvo in pieno la tua scelta. E direi che otto giorni sono un intervallo ottimo per scoprire New York!
      Noi siamo saliti al Top of the Rock al mattino sia per evitare le code chilometriche serali sia perché avevamo già programmi belli fitti per le serate (dal baseball al musical), quindi abbiamo dovuto fare una scelta. 😉
      Abbiamo fatto la card per la metro e te la consiglio, sia per velocizzare gli spostamenti sia perché vedrai che ti ritroverai ad usarla più di quanto immagini, le distanze a New York possono mettere a dura prova anche i “camminatori” più allenati! 🙂
      Un abbraccione

  • Silvia che ricordi mi hai fatto tornare in mente! Noi siamo stati a NY una settimana e ho ripercorso ogni singolo passo grazie a te! Abbiamo provato a cercare i biglietti per andare allo Yankee Stadium ma non ce l’abbiamo fatta…anche se non capisco una mazza (letteralmente) di baseball, sono convinta sia un’esperienza unica!

    • Io ho fatto un corso intensivo di baseball direttamente “in loco”!! 🙂 Ma come giustamente hai scritto, la vera esperienza è data non dalla partita in sé, ma dall’atmosfera che si respira, davvero incredibile! Penso che non mi stancherei mai di tornare a New York!
      Un bacione Erica

    • Ahahahah! Lo so Stefy che tra te e gli States non è mai scattato il colpo di fulmine, ma sono sicura che New York potrebbe sorprenderti! Magari prima o poi le darai una chance.. 🙂
      Un bacio!

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