Italia Puglia

Salento on the road: itinerario in 10 tappe

Scritto da Silvia

Cosa vedere in Puglia: itinerario in Salento tra mare da sogno, borghi e città d’arte, attraverso 10 tappe.

Molto spesso le nostre vacanze estive diventano piccoli viaggi on the road, consentendoci di unire un po’ di sano relax al mare con la scoperta di piccoli borghi e città. Proprio in quest’ottica, qualche anno fa il Salento è stato la scelta perfetta, una terra che è stata in grado di stupirci fin da subito con la varietà della sua proposta turistica. Quello che vi riporto di seguito è l’itinerario che abbiamo seguito noi in due settimane, facendo base nella cittadina marinara di San Foca e spostandoci poi in auto.

itinerario in salento - cosa vedere in puglia

 

Cosa vedere assolutamente in Salento

 

1. I trulli di Alberobello

I trulli sono forse la prima immagine che chiunque associa alla Puglia, uno scenario che non ha eguali nel mondo. Le tipiche costruzioni in pietra a forma conica della Valle d’Itria sono una meraviglia iscritta a Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e sono un must di qualsiasi itinerario in Puglia, quindi mi perdonerete se le ho inserite anche se non appartengono al Salento. La pietra bianca, le nicchie ricavate nelle pareti, le travi a vista, uno spazio che in passato era un’abitazione contadina e che oggi ospita nella maggior parte dei casi negozi o ristoranti caratteristici.

Il modo migliore per visitare Alberobello è senza ombra di dubbio quello di perdersi tra i vicoli, dentro e fuori dai trulli, ma giusto per darvi qualche indicazione vi segnalo le tre cose da non perdere assolutamente:

  • Rione Monti: la zona più caratteristica della città, dove si trovano più di mille trulli. Qui ci sono anche i famosi trulli “siamesi”, con la doppia facciata e il doppio pinnacolo. Imperdibili le orecchiette con le cime di rape servite nei ristoranti del rione.

  • Trullo Sovrano: il trullo più grande della città, l’unico ad avere due piani abitabili.

  • Chiesa di Sant’Antonio: la chiesa principale della città, ovviamente anch’essa a forma di trullo.

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2. Il bianco di Ostuni

Dal barese ci spostiamo in provincia di Brindisi, nella splendida “Città Bianca” di Ostuni, chiamata così perché le case, i tetti e le strade del centro storico sono completamente ricoperti di calce bianca. Quest’usanza risale al Medioevo, quando la calce veniva utilizzata sia per rendere gli ambienti più luminosi che per limitare il dilagare dell’epidemia di peste, e si è tramandata fino ai giorni nostri.

Passeggiare tra i vicoli di Ostuni è un’esperienza magica, ogni cosa risplende di bianco, ogni dettaglio è candido, dalle ringhiere agli infissi, dalle pareti agli scalini. Non perdetevi i dettagli barocchi della Colonna di Sant’Oronzo nella piazza principale e il rosone della Concattedrale. E sorseggiate un aperitivo seduti ad uno dei tanti tavolini disposti sulle scale.

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3. Le ceramiche artistiche di Grottaglie

In provincia di Taranto c’è una piccola cittadina che ho amato alla follia. Si tratta di Grottaglie, detta anche “Città delle ceramiche”, in cui c’è un intero quartiere completamente dedicato proprio alla creazione di oggetti in ceramica. Un susseguirsi di laboratori artigiani e di forni di cottura che si possono visitare e in cui è possibile trovare delle autentiche meraviglie. Non potrete fare a meno di restare incantati davanti a piastrelle colorate, oggettistica per la casa e altre centinaia di piccole creazioni. Noi abbiamo comprato un servizio di tazzine da caffè color acquamarina, in cui ogni tazzina è diversa dall’altra, in cui le sfumature di verde e di azzurro non si ripetono mai, perché dipendono dall’intensità che aveva la fiamma al momento della cottura. È come avere tanti pezzi unici!

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4. Il barocco di Lecce

Lecce è forse la città d’arte più bella del Salento, non a caso è anche nota come “la Firenze del Sud” o “la Signora del barocco”. Passeggiando per la città salta subito agli occhi il massiccio utilizzo di pietra locale nella costruzione degli edifici, una pietra leccese dai colori caldi e scolpita sempre con ricchezza di particolari. Uno stile architettonico che ha preso il nome di barocco leccese, un vero e proprio museo a cielo aperto. Se si tratta della vostra prima visita a Lecce, queste sono le cose da non perdere assolutamente nel centro storico:

  • La facciata della Basilica di Santa Croce: la massima espressione delle decorazioni barocche, tra capitelli, putti, balaustre e un bellissimo rosone centrale.

  • Piazza Sant’Oronzo: il salotto della città, dove spiccano l’anfiteatro romano, la colonna di Sant’Oronzo e il Sedile (o Palazzo del Seggio).

  • Piazza Duomo: dai colori caldissimi e chiusa su tre lati, in cui si possono vedere il Duomo, il Palazzo Vescovile e il Seminario.

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5. Le marine di Melendugno

Restando in provincia di Lecce, sulla costa adriatica vi consiglio ora tre piccole cittadine che sembrano essere ferme nel passato. La prima è San Foca, un antico villaggio di pescatori che ora è una frequentata località turistica, apprezzata per le sue spiagge principalmente sabbiose. Un paesino a dir poco adorabile, che tengo nel cuore per le passeggiate sulla battigia al chiaro di luna, per le cene con ingredienti semplici e genuini, per le basse casette bianche sul cui uscio puoi vedere le vecchine che giocano a carte o fanno due chiacchiere. La seconda è Roca Vecchia, nota soprattutto per gli scavi archeologici e per la “Grotta della Poesia”. E infine Torre dell’Orso, in cui l’acqua è talmente limpida che viene voglia di accostare la macchina per un tuffo.

 

6. La semplicità dei laghi Alimini

A pochi chilometri a nord di Otranto si trovano i Laghi Alimini: Alimini Grande e Alimini Piccolo, due laghetti perfetti per un’escursione di qualche ora. La curiosità è che Alimini Grande è collegato al mare, che vi confluisce all’interno, e pertanto le sue acque sono salate, mentre Alimini Piccolo è un lago d’acqua dolce. La zona boschiva circostante vanta una vegetazione ricchissima ed è quindi possibile ammirare una grande varietà di flora e fauna.

 

7. Il centro storico di Otranto

Il comune più orientale d’Italia è un vero gioiellino, soprattutto se consideriamo il vecchio centro storico. Le mura imponenti, i numerosi affacci sul mare, gli edifici dai colori tenui, ci sono innumerevoli scorci che rapiscono lo sguardo. L’aria profuma d’estate e il primo pensiero è quello di passeggiare senza meta. Nonostante questo, cercate però di non perdere due delle attrazioni più belle.

  • Il Castello Aragonese: un’antica fortezza militare a pianta pentagonale risalente al quindicesimo secolo e che oggi si staglia fiera e maestosa nel cuore del centro storico. Dalla piazzetta antistante si dipanano vicoli e vicoletti uno più caratteristico dell’altro, in cui perdersi letteralmente tra le tante botteghe artigiane.

  • La Cattedrale dell’Annunziata: spesso nei nostri viaggi mi imbatto in chiese splendide, ma la Cattedrale di Santa Maria Annunziata ha una pavimentazione a dir poco incredibile. L’intero pavimento delle tre navate è ricoperto da un gigantesco mosaico, uno degli esempi più belli di quest’arte in Italia. La rappresentazione principale è il colorato Albero della Vita che contiene molti riferimenti storici e che, partendo da Adamo ed Eva, ripercorre ramo dopo ramo gli episodi più importanti dell’Antico Testamento.

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8. L’abbraccio tra due mari a Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca è un paesino di poco più di mille abitanti, noto principalmente per essere il punto d’incontro tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio. La diversa salinità delle acque dei due mari, infatti, porta ad una colorazione diversa che in alcuni giorni è chiaramente visibile dall’alto. Ma cosa fare a Santa Maria di Leuca?

  • Tuffarsi nell’acqua cristallina: a Santa Maria di Leuca è possibile trovare spiagge sabbiose e acqua trasparente, quindi considerate almeno un paio d’ore di puro relax.

  • Salire alla Basilica di Santa Maria de finibus terrae: il piazzale antistante è dominato da un lato proprio dal santuario, costruito dove in passato sorgeva un tempio in onore della dea Minerva e che oggi è meta di numerosi pellegrinaggi. Al centro del piazzale svetta un’alta colonna con un capitello corinzio e, sul lato destro, si trova la torre del faro a pianta ottagonale. Il faro è in funziona dal 1866 e, volendo, è possibile salire sul terrazzo circolare per una vista proprio sui due mari.

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9. Il borgo antico di Gallipoli

Gallipoli è deliziosa. Non saprei come altro definirla. Iniziate ad esplorarla dalla parte nuova e poi, attraversando il ponte pedonale che si trova a lato del castello angioino-aragonese, risalite lungo le strette viuzze della parte vecchia, una sorta di dedalo di stradine in cui si alternano botteghe artigiane, negozi di souvenir e locali. Fate in modo di essere qui al mattino presto perché nell’arco della giornata il borgo antico viene preso d’assalto da folle di turisti e perde purtroppo parte del suo fascino. Date una sguardo alle decorazioni barocche del Duomo e concedetevi un caffè in uno dei tanti tavolini all’aperto. Curiosate dentro e fuori dai negozi e pranzate rigorosamente a base di pesce, che qui è freschissimo.

Se la giornata è particolarmente calda, passate il pomeriggio a rilassarvi sulla spiaggia della Purità, che si trova sempre all’interno del centro storico e che prende il nome dalla Chiesa della Purità che è proprio sopra la spiaggia.

 

10. Le “Maldive del Salento” di Punta Prosciutto

Punta Prosciutto è indiscutibilmente la località balneare più famosa e più bella di tutto il Salento, tanto da essersi meritata negli anni l’appellativo di “Maldive del Salento”. Sabbia bianca e acqua cristallina ricordano le isole caraibiche e si tratta quindi di una tappa obbligata di qualsiasi itinerario on-the-road non solo in Salento, ma in Puglia in generale. Vi dico solo che da quanto mi sono rilassata quel giorno non ho neppure una foto (quindi mi perdonerete se ve ne posto una trovata in rete).

ph credits: www.nelsalento.com

 

Eccoci alla fine di queste 10 tappe salentine, quale vi è piaciuta di più? Ce ne sono altre che aggiungereste per una prima volta in questa splendida zona della Puglia? Vi aspetto come sempre nei commenti.

 

 

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