Itinerario alla scoperta di Beacon Hill, visitare il quartiere dalle case in mattoni rossi più bello di Boston.
Uno dei motivi per cui da anni sognavo di visitare Boston è Beacon Hill, il quartiere dalle eleganti case in mattoni rossi. Vie acciottolate su cui si affacciano abitazioni che sembrano uscite dalla matita di un disegnatore, pareti dai colori caldi che profumano di storie familiari, finestre su cui si riflette il verde degli alberi che ornano il quartiere.
Siamo andati alla scoperta di Beacon Hill al mattino presto, quando il quartiere profumava ancora di pane caldo, di passeggiate solitarie, di foglie sull’asfalto bagnate di rugiada. Abbiamo camminato tra le sue vie con il naso all’insù, cercando di cogliere ogni dettaglio, dagli eleganti balconi ai lampioni a gas lungo i marciapiedi. E ci siamo presi del tempo per riflettere, percorrendo il Black Heritage Trail, un itinerario che narra la storia della comunità afro-americana di Boston attraverso una serie di siti che si trovano proprio a Beacon Hill.
Cosa vedere a Beacon Hill
Le vie e le piazze più belle del quartiere
Prima di partire avevo cercato tra le centinaia di foto disponibili in rete per capire quali fossero le vie che tanto mi avevano fatto sognare. Mentre passeggiavamo a Beacon Hill ho però capito che non c’è un solo angolo del quartiere che non meriti di essere visto, mi sono lasciata guidare dall’istinto perdendomi tra le vie più strette e incantandomi davanti ai piccoli parchi di quartiere. Vi lascio comunque alcune indicazioni, in base all’itinerario che abbiamo seguito noi.
Charles Street e Cedar Street
Partendo dal Boston Common abbiamo iniziato a risalire la collina di Beacon Hill lungo Charles Street e Cedar Street, tra case, negozi di antiquariato, boutique, piccoli bar e ristoranti. Vie eleganti, in cui è già evidente lo stile architettonico del quartiere, con le pareti delle abitazioni in mattoni rossi e le splendide bow windows (le caratteristiche finestre sporgenti). Scale esterne in ghisa e decorazioni in legno scuro, un susseguirsi di edifici uno più bello dell’altro.
Louisburg Square
Uno dei miei angoli del cuore a Boston, una piazzetta deliziosa in un contesto residenziale elegantissimo. Se durante il nostro viaggio a San Francisco avevo pensato che se mai mi fossi trasferita in California avrei voluto abitare in una casetta vittoriana dai colori pastello a Haight-Ashbury, a Boston è qui che vorrei vivere, in una casa dai mattoni rossi, con una finestra affacciata sul piccolo parco di Louisburg Square e un vecchio lampione a gas davanti all’uscio.
Acorn Street
Iniziando a scedere dalla collina di Beacon Hill lungo Willow Street, sulla destra abbiamo incrociato Acorn Street, la via più fotografata di Boston, una vera cartolina. Una stretta stradina acciottolata in cui non manca nulla: ci sono le case dai mattoni rossi e i lampioni, ci sono gli alberi da un lato e le piante e i fiori sui davanzali dall’altro e infine c’è una bandiera americana che danza al vento. Immagino che non sia necessario dirvi quante foto ho fatto e immagino che ora abbiate capito perché abbiamo scelto di andare a Beacon Hill al mattino presto, proprio per evitare i turisti che immancabilmente si appostano ai due lati di Acorn Street con cellulari, macchine fotografiche e cavalletti.
Black Heritage Trail: il percorso storico di Beacon Hill
Come vi ho anticipato all’inizio di questo articolo, il nostro itinerario a Beacon Hill non è stato solo fotografico, ne abbiamo approfittato anche per capire meglio la storia della lotta degli afro-americani per l’abolizione della schiavitù. Il Massachusetts, e Boston in particolare, sono stati infatti i precursori delle battaglie per i diritti civili e contro la discriminazione razziale. Il Massachusetts è stato il primo stato a dichiarare illegale la schiavitù e proprio in questo quartiere di Boston hanno vissuto molti dei rappresentanti politici che si sono battuti nel corso degli anni. Inoltre è sempre tra queste vie che si è formata una delle prime comunità di neri liberati. A Beacon Hill si trovano ben 14 siti che raccontano questo periodo storico, un itinerario di quasi 2.5 km attraverso cui comprendere la storia della comunità afro-americana di Boston a partire dalla seconda metà del diciottesimo secolo. Abitazioni, scuole, chiese e stazioni dell’Underground Railroad, una sorta di rete stradale e di case “sicure” che venivano usate dagli schiavi afro-americani per fuggire verso gli stati già liberati e verso il Canada.
Per percorrere il Black Heritage Trail considerate almeno un’ora, questi i siti che per me sono imperdibili:
African Meeting House, la più antica chiesa afro-americana degli Stati Uniti
Abiel Smith, la prima scuola per bambini neri, trasformata oggi in un museo di storia afro-americana
l’abitazione di Harriet e Lewis Hayden, una delle case “sicure” che davano rifugio agli schiavi
Il quartiere profumava ancora di pane caldo, di passeggiate solitarie, di foglie sull’asfalto bagnate di rugiada: qui hai raggiunto il top! Poesia pura… Poi non parlarmi di Cedar Street, che è lo stesso nome della strada in cui ho vissuto in California <3 Comunque mi hai fatto venire una gran voglia di tornare a Boston!
Grazie mille Roby, come sempre trovi subito le parole a cui sono più legata <3
Non sapevo che ci fosse una Cedar Street anche a Berkeley, mi piace pensare ad una sorta di filo conduttore che unisce i ricordi che ci creiamo in giro per il mondo.
Con Boston è stato amore quasi a prima vista, anche se sono passati pochi mesi mi piacerebbe già tornarci!